Il primo amore non si scorda mai, e per Ernesto Preatoni, presidente di Domina Vacanze Holding, Sharm El Sheikh è di sicuro una meta scelta prima che diventasse ambita preda di tutti. Sono passati vent’anni da quando il finanziere aprì il Coral Bay, un grande villaggio fatto di piscine, ville, appartamenti cui si sono aggiunti ristoranti, hotel e servizi. In un’intervista ad ‘Il Sole 24 Ore’ di oggi, Preatoni non solo conferma la sua scommessa su quest’area del Mar Rosso, ma rilancia. “Alle spalle di Coral Bay – annuncia – realizzeremo un piccolo lago di Como sulle rive del quale costruiremo un certo numero di ville da mettere in vendita più un hotel a otto stelle e un acquapark. E poi partiranno i lavori per completare il Green Bay, un villaggio adatto ad ospitare anche equipe e squadre sportive che hanno necessità di trascorrere lunghi periodi invernali in un clima unico. Tra lago di Como e Green Bay investiremo 600 milioni di dollari. Nella costruzione del Coral Bay investimmo 250 milioni di dollari. Parliamo di 6.000 vani tutti venduti e di 1.900 camere d’hotel”. Non mancano gli affondi ed i riferimenti di tipo politico: “Verso di noi, a un certo punto, c’è stato un vero boicottaggio, un ostracismo nato da invidie e dissapori all’interno della compagine governativa che era al potere. Ora le cose sono cambiate – corregge il tiro Preatoni – Ho incontrato a Roma il ministro egiziano e abbiamo parlato di Sharm. Il Governo del Cairo è interessato a rivalorizzare l’area e il turismo. Per quanto riguarda la costa del Mediterraneo, non parteciperemo. Il programma è interessante, ma ha dei limiti rispetto a Sharm, primo fra tutti il fattore climatico”. Sul fattore sicurezza, “il rischio di attentati è presente ovunque, ma non in modo particolare in Egitto”. Preatoni ha anche parlato della sua intenzione di investire in Myanmar: “Il progetto è alle battute iniziali – rivela ancora al quotidiano di Confindustria – Abbiamo già una concessione regionale e siamo in attesa delle concessioni nazionali. Applicheremo il modello Sharm a una località della ex Birmania per attrarre clienti e investimenti orientali, dalla Cina all’India”.