C’è voluta la fiducia, ma alla fine ce l’ha fatta e domani sarà sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto Cultura e Turismo voluto dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini è legge e si contraddistingue per gli incentivi fiscali studiati per aiutare la cultura ed il turismo.In primis c’è l’Art Bonus, un credito d’imposta del 65% per il 2014 e 2015 e del 50% per il 2016 riconosciuto a chi finanzia la conservazione del patrimonio pubblico e sostiene le attività artistiche. Durante l’iter parlamentare l’agevolazione è stata estesa ai soggetti concessionari o affidatari di beni culturali pubblici. Altro credito d’imposta è quello concesso al turismo. In questo caso il bonus fiscale scende al 30% ed interessa sia gli interventi di digitalizzazione sia di riqualificazione (ristrutturazione, eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica, acquisto di mobili) degli esercizi ricettivi. Seguono le agevolazioni concesse al cinema con benefici già esistenti che vengono aumentati. Durante l’esame di provvedimento alla Camera, inoltre, è stata istituita una commissione che dovrà esaminare la disciplina del tax free shopping, cioè l’esonero dalle imposte degli acquisti fatti in Italia da turisti extra-Ue, per individuare risorse da destinare alla promozione del turismo. Con il Decreto Cultura e Turismo, inoltre, l’Enit viene commissariata e Promuovi Italia soppressa. “Grazie al positivo contributo di deputati e senatori – ha detto Franceschini – il decreto Cultura e Turismo è ora legge, con alcune migliorie significative al testo originale frutto del dibattito parlamentare. Finalmente anche in Italia ci sono strumenti fiscali adeguati per sostenere la cultura e rilanciare il turismo. Adesso non ci sono più scuse: veniamo da anni di tagli, è arrivato il momento di investire”.