Nei prossimi dieci anni, per l’Italia “è realistico” attendersi “una crescita di volumi di traffico nell’Alta velocità del 70%, che toccherà quota 17 miliardi di passeggeri/km”, il doppio del valore registrato nel 2009. Lo ha detto l’amministratore delegato di Ntv Giuseppe Sciarrone illustrando il primo quaderno dell’Ufficio studi di Ntv sullo ‘Sviluppo dell’Alta velocità in Europa e nel Mondo’. Stimando la domanda servita nel 2009 dai treni Av di Trenitalia in circa 8 miliardi di viaggiatori/km, risulta che il livello di utilizzazione della Av italiana ha amplissimi margini di crescita, sottolinea l’Ufficio studi analizzando il caso Italia. Il tutto, tenendo anche conto che l’infrastruttura italiana è giovanissima (nel 2009 mancava ancora la Firenze-Bologna, parte della Torino-Milano e della Roma-Napoli), e che il 2009 è stato un anno di profonda crisi economica. Nell’introduzione del primo quaderno, il presidente di Ntv Luca Cordero di Montezemolo spiega che “l’abbandono delle logiche di monopolio nella gestione dei servizi di trasporto a favore di un sistema liberalizzato; l’esigenza di uno sviluppo sempre più compatibile con il risanamento ambientale e con il contenimento dei consumi energetici; l’urgenza di contenere i costi di produzione a livelli compatibili con i prezzi attesi dal mercato, sono i tre grandi cambiamenti di scenario che hanno investito il mondo dei trasporti. Ntv – scrive ancora Montezemolo – è stata creata nel pieno di questi cambiamenti e proprio perché tali cambiamenti sono in atto. Operiamo in un settore, quello dei trasporti ferroviari, che può e deve dare un contributo importante agli obiettivi di risanamento ambientale. È quindi naturale – aggiunge – che mentre siamo impegnati nel difficile lavoro di costruzione da zero di una nuova azienda capace di competere su questo importante mercato, guardiamo anche a quello che succede attorno a noi, cercando di capire in quale contesto ci dovremo muovere e come possiamo contribuire a fare le scelte giuste: per questo abbiamo costituito il nostro (piccolissimo) Ufficio Studi, con il compito di monitorare ed analizzare i temi di fondo che riguardano l’evoluzione del trasporto ferroviario ed il connesso processo di liberalizzazione dei servizi”.