Nel Medio Oriente investimenti pari a 80 miliardi di dollari nei trasporti

Il settore dei trasporti in Medio Oriente continua ad ingranare marce con piani ed investimenti stimati a 80 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni e con lo sviluppo di progetti interregionali integrati che attraverseranno la penisola arabica dall’Oman al Levante. La cifra è stata illustrata da Matta Al Tayer in occasione del Congresso mondiale per la mobilità ed i trasporti pubblici a Dubai e che ha riproposto le ambizioni di un Medio Oriente più capillarmente collegato sia tra le capitali sia all’interno delle città. Di 15,5 miliardi di dollari è il costo della ferrovia del Golfo, una serie di tronconi nazionali che interconnettendosi tra loro consentirà di viaggiare su rotaie da Muscate a Damasco e da lì verso l’Europa attraverso la Turchia. Una spesa di circa 10 miliardi in meno di quanto inizialmente preventivato dalle monarchie del Golfo, che non chiederanno alcun finanziamento straniero per la realizzazione del progetto, grazie alla riduzione della velocità dei treni. Pensata inizialmente di 350 chilometri orari, è stata abbassata a 200 chilometri orari con un significativo taglio dei costi. Al momento, l’unico Paese della regione ad aver già un sistema ferroviario è l’Arabia Saudita che inoltre, dal 2005, ha avviato un piano di espansione di circa 2.900 chilometri, il più importante progetto nel settore dei trasporti regionali dall’apertura del Canale di Suez avvenuta nel 1869. Investimenti significativi proseguono a livello nazionale anche negli Eau ed in Qatar e, a passo più ridotto, in Kuwait e nel Sultanato d’Oman, sia per progetti interregionali sia per il potenziamento delle reti nazionali, anche su strada. Gli Eau, che nel 2009 hanno inaugurato la prima linea metro del Medio Oriente e che a fine anno, con l’inaugurazione della linea Verde, dovrebbe diventare una ‘rete’, stanno studiando un sistema di trasporto veloce per collegare la capitale Abu Dhabi alla dinamica Dubai: due città tra le quali, attualmente, si spostano quotidianamente numerosi automobilisti pendolari. L’opzione numero uno è un già discusso treno ad alta velocità, ma a questo potrebbe anche affiancarsi un ‘super autobus’, presentato in occasione del Congresso, che porterebbe con sé il carattere dello stile e della qualità del ‘made in Italy’. Ideato da un ex austronauta olandese, il Superbus viaggia fino a 250 chilometri orari su strada o su binari speciali ed è stato disegnato da Antonia Terzi, aerodinamista di Formula Uno che ha lavorato per i team Ferrari e Williams.