“È del tutto priva di fondamento” la notizia riportata da diverse testate giornalistiche della presunta marginalità italiana presso le sedi rappresentative dell’Unwto (United Nations World Tourism Organization). Lo afferma, in una nota, il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. “L’Italia è infatti presente con un’ ampia delegazione, figura fra i membri del Consiglio Esecutivo, (Paese che resta in carica fino al 2015, non fino al 2013 come altresì riportato), ed è sede di importanti strutture operative, come il Centro per la Promozione del Codice Mondiale di etica del Turismo”. Non solo, ma “ricopre, dal marzo 2013, il ruolo di VicePresidente del Comitato per la Programmazione e il Bilancio, organo tenuto a riferire direttamente al Segretario Generale e al Consiglio Esecutivo. In occasione dell’ultima seduta del Consiglio, riunito a Belgrado nel mese di giugno, il contributo italiano è stato particolarmente incisivo e si è concretizzato nella presentazione di importanti proposte relative alle facilitazioni nel rilascio dei visti ed alla omogeneizzazione delle rilevazioni statistiche tra i vari Paesi. Infine, ad ulteriore riconoscimento della centralità del ruolo del nostro Paese – si legge nella nota del Mibac – va ricordato che, in occasione della prossima edizione della Bit, Milano diverrà sede permanente dell’incontro annuale del World Tourism Network on Child Protection dell’Unwto, appuntamento fino ad oggi ospitato a Berlino in occasione della ITB”.