I dirigenti delle 13 maggiori compagnie europee riuniti a Bruxelles hanno lanciato un atto di accusa contro i certificati Ets che arrivano nel momento peggiore di una crisi che impedisce l’avvio di una decisa crescita dell’economia. “L’Europa – ha detto Willie Walsh, ceo dell’International Airlines Group – non può permetersi una guerra commerciale in un momento come questo, la Commissione deve muoversi rapidamente per disinnescare le tensioni crescenti provocate dagli Ets”. Secondo Walsh l’Europa si è mossa in modo “arrogante” volendo imporre unilateralmente a tutto il mondo un sistema di penalizzazione delle emissioni che avrebbe dovuto essere applicato solo dopo aver raggiunto la totale condivisione. La Commissione aveva d’altra parte già in passato ribadito che era arrivata alla decisione unilaterale sull’applicazione degli Ets dopo una serie di inconcludenti colloqui con gli altri Paesi extra europei. I certificati Ets vengono applicati a tutti i velivoli che sorvolano il territorio dell’Unione. Hanno già protestato e minacciato ritorsioni commerciali gli Stati Uniti, il Canada, la Russia, la Cina e l’India. Cina ed India hanno già sospeso l’acquisto dell’Airbus, il nuovo velivolo commerciale prodotto dall’industria aeronautica europea.