Oltre 500.000 euro di sanzioni a Ryanair per pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori. Lo ha deciso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato con un provvedimento che si aggiunge alla serie di istruttorie avviate nei confronti di grandi e piccole compagnie aeree europee e che ha condotto a multe complessive per quasi un milione di euro. Nel mirino dell’Autorità, si legge in un comunicato, “l’ingannevolezza, la scarsa trasparenza, l’inadeguatezza e, in alcuni casi, addirittura la carenza di informazioni relative ai prezzi dei biglietti, che vengono presentati al mercato senza indicare alcuni costi che vengono successivamente aggiunti al momento del pagamento con carta di credito pur essendo prevedibili ed inevitabili”. Le istruttorie sono state avviate in seguito alle numerose segnalazioni ricevute da consumatori ed associazioni anche attraverso il servizio di Contact Center dell’Autorità. Sono cinque, in particolare, le pratiche contestate a Ryanair dall’Autorità guidata da Antonio Catricalà. In primo luogo l’ingannevolezza dei messaggi pubblicitari diffusi a mezzo stampa o sul web che prospettano offerte risultate ‘introvabili’ dagli utenti (sanzione di 110.000 euro). C’è poi la mancata indicazione nella tariffa offerta dei costi aggiuntivi quali quello per il web check-in, il supplemento carta di credito e l’IVA sui voli nazionali, che vengono automaticamente aggiunti nel corso del processo di prenotazione on line e fanno significativamente lievitare il prezzo del biglietto (sanzione di 220.000 euro). L’Autorità contesta inoltre la difficoltà o addirittura impossibilità da parte degli utenti di ottenere assistenza post-vendita per il rimborso dei biglietti (o di parte di essi) in caso di mancata fruizione del volo, sia per motivi imputabili alla compagnia aerea che per scelta del passeggero: ciò, in particolare, per la necessità di rivolgersi ad un numero a pagamento o per l’applicazione di una fee elevata (sanzione di 90.000 euro). Nel mirino, inoltre, la pubblicazione delle condizioni generali di trasporto e delle informazioni rivolte ai consumatori italiani in lingua inglese (sanzione di 27.500 euro). Infine, l’Antitrust contesta gli ingiustificati esborsi aggiuntivi nel caso di richiesta di variazioni di date, orari, nome dei passeggeri e tratte di volo o di riemissione della carta di imbarco in aeroporto (sanzione di 55.000 euro). Nei mesi scorsi, ricorda la nota, erano state sanzionate Alitalia (105.000 euro), Blu-express (75.000 euro), Air Italy (55.000 euro), Germanwings (50.000 euro), Wizz Air (55.000 euro) ed easyJet (120.000 euro) per complessivi 962.050 euro.