L’aeroporto di Pechino diventa il secondo nel mondo

L’aeroporto internazionale della capitale cinese, il ‘Beijing Capital International Airport’, ha sorpassato quello di Londra Heathrow nel traffico passeggeri, diventando il secondo aeroporto al mondo per numero di passeggeri. Lo rivela un rapporto diffuso dall’Airports Council International (Aci). Il numero dei passeggeri nell’aeroporto cinese è aumentato del 13%, portandoli a 73,9 milioni nel 2010. L’aeroporto di Atlanta, Stati Uniti, l’Hartsfield-Jackson, resta ancora lo scalo più congestionato, e quello di Chicago è al terzo posto. L’aeroporto di Hong Kong è invece risultato essere il primo al mondo per traffico di cargo. Il volume di cargo nell’aeroporto dell’ex colonia britannica è cresciuto del 23%, portando il dato a 4,17 milioni di tonnellate. In questa speciale classifica, l’aeroporto Pudong di Shanghai è salito al terzo posto con un aumento del 27,1%, portando il volume a 3,23 milioni di tonnellate. Nella top ten della classifica stilata dall’Airports Council International si è anche registrato il sorpasso dell’aeroporto di Los Angeles che passa al sesto posto con 58,9 milioni di passeggeri a scapito del ‘Charles de Gaulle’ di Parigi, scivolato al settimo (58,1 milioni). Posizione invariata per il ‘Leonardo da Vinci’ di Roma, che con oltre 36 milioni di passeggeri si conferma al 26esimo posto. Il rapporto mette anche in evidenza come tra i primi trenta aeroporti la performance peggiore sia stata quella di Las Vegas, che ha perso cinque posizioni in un anno accusando una flessione percentuale del traffico passeggeri del 2,6%. Graduatoria a parte, il rapporto sottolinea la fase di generale ripresa del trasporto aereo nel corso del 2010 che si è chiuso con un record annuale di oltre 5 miliardi di passeggeri, pur con molte divergenze tra le varie aree. Se il Nordamerica e l’Europa hanno faticato a ritornare ai livelli pre-crisi, le regioni Asia-Pacifico, America Latina e Medioriente hanno registrato tassi di crescita a due cifre. In generale, la crescita mensile dei passeggeri a livello globale si è dimostrata solida con un tasso tra il 5 ed il 10%, fatta eccezione per eventi eccezionali come la nube di cenere del vulcano islandese in aprile che ha colpito in particolare il Vecchio Continente. L’Europa ha anche sofferto lo choc climatico dello scorso dicembre, ma è riuscita comunque ad archiviare nel 2010 una crescita del 4,3%, mentre la debole ripresa economica nell’area nordamericana ha portato ad un modesto incremento del 2,4% mantenendo un numero di passeggeri inferiore ai livelli pre-crisi.