La Toscana proposta all’estero dai toscani. E’ questo il senso di SuperTo (Super Tour operator), un consorzio di imprese turistiche toscane nato da un percorso formativo promosso un anno fa da Toscana Promozione, l’agenzia regionale per la promozione economica, che punta a trattenere sul territorio tutte le ricadute economiche della filiera. Attraverso un percorso di formazione ed informazione durato un anno, infatti, Toscana Promozione ha trasferito agli operatori toscani di incoming che vi hanno partecipato alcune linee strategiche relative a competenze di marketing e di sviluppo dell’offerta turistica necessarie per competere sui mercati internazionali, proponendosi direttamente con offerte e modalità organizzative adeguate. “E’ un’esperienza alla quale guardiamo con interesse – afferma l’assessore regionale al Turismo Cristina Scaletti – perché si tratta di una realtà tutta toscana, nata da un percorso promosso da Toscana Promozione che si è poi trasformata, di fatto, in incubatore di una realtà imprenditoriale autonoma. Una realtà che vuole operare in un settore dove, di solito, sono i tour operator stranieri a vendere sui mercati esteri il ‘prodotto’ Toscana. Un altro punto forte di questa idea imprenditoriale – aggiunge Scaletti – è costituita dalla capacità degli operatori coinvolti di fare rete, unendo le forze e le diverse competenze per meglio penetrare nei differenti mercati”. L’assessore Scaletti ha quindi sottolineato il fatto che SuperTo si presenta come uno strumento innovativo, per la creazione di prodotti turistici in grado di creare un forte valore aggiunto, sia dal lato della domanda che dell’offerta. “Con questo consorzio – commenta l’assessore – tutto il valore prodotto dalla filiera resta in Toscana. Non vi saranno intermediazioni da parte di altre aziende internazionali o multinazionali che oggi assorbono buona parte dei margini di utile. Ci auguriamo che possa essere un esempio per la crescita di nuove realtà imprenditoriali private che, con il loro lavoro, arricchiscano l’offerta del mercato turistico ed incrementino i loro margini di sviluppo”.