Sempre più leisure, senza dimenticare i pellegrinaggi ma con un occhio maggiore alla mondanità. Israele, con Tel Aviv in testa, è meta via via più gettonata non soltanto da parte dei fedeli, ma anche da chi è alla ricerca di un viaggio all’insegna di cultura e divertimento. “Dieci anni fa il turismo della fede rappresentava il 65-70% dei flussi, oggi il 45% – dice Tzvi Lotan, direttore dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia presente alla XVIII edizione della BMT – Questo significa che i flussi turistici, inclusi quelli italiani, hanno cominciato a vedere il Paese non solo in relazione alla Terra Santa, ma anche come destinazione ideale per un turismo leisure. Basti pensare a Tel Aviv, assimilabile a Barcellona per le attrattive offerte, con lo stile Bauhaus che le sta come quello di Gaudì alla città catalana”. L’alto numero dei voli e dei tour operator interessati a programmare Israele danno ragione al direttore, che parla di un 2013 chiusosi, per il nostro mercato, con un +2% di visitatori. “Il segno più è sempre confortante, in periodi di crisi – specifica – L’anno scorso abbiamo avuto 175.000 italiani e quest’anno puntiamo a 200.000 unità. L’Italia è il quinto Paese emissore dopo Russia, Francia, Germania e Regno Unito, ma può tranquillamente scalare delle posizioni verso l’alto”.