Isnart, le vacanze si prenotano sempre più tardi

Turisti italianiLe prenotazioni dei soggiorni nelle strutture ricettive avvengono sempre più a ridosso delle partenze e ciò avviene non solo in bassa stagione (quando la prenotazione è meno necessaria) ma anche in altissima stagione. E’ quanto emerge dallo studio congiunturale ‘Le performance di vendita delle imprese del ricettivo’ condotto nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale del Turismo su dati Isnart Unioncamere, nell’ultimo decennio dal 2003 al 2013 pubblicati su ‘Impresa turismo’. L’evidenza di un meccanismo di prenotazione sempre più a ridosso dei soggiorni conferma la difficoltà lamentata dalle imprese turistiche nella pianificazione dei servizi offerti, una difficoltà che l’evoluzione dei sistemi telematici di prenotazione ha contribuito ad acuire. Chi prenota sul web (il 42,3% della clientela da gennaio a settembre 2013), infatti, lo fa ancora più tardi di chi utilizza altri canali, il 45,5% appena 15 giorni prima (il 37,6% in agenzia). Non stupisce allora che anche per l’autunno in corso il livello di camere prenotate nelle strutture ricettive italiane sia molto basso, in particolare nel comparto complementare dove in media risultano prenotate l’11,8% delle camere ad ottobre, il 4,6% a novembre, il 2,5% a dicembre. Anche gli hotel però soffrono di un ritardo che porta al 19,4% di camere prenotate per ottobre, al 10,7% per novembre, all’8,4% per dicembre. Tra gli alberghi, quelli di alta categoria mantengono comunque i tassi di prenotazione più alti (nei 5 stelle 35,4% a ottobre, 23,6% a novembre, 21,5% a dicembre), mentre nel comparto extralberghiero si distingue l’andamento dei campeggi per le prenotazioni di ottobre (12,8%). Prenotazioni quindi sempre più a ridosso in tutte le categorie ed in tutte le tipologie di prodotto, con un lieve vantaggio delle città di interesse storico-artistico dove, nel mese di ottobre, si registra il 24,5% di camere prenotate.