Irpet, nel 2010 in Toscana cresciuti a due cifre i flussi dai Paesi Brics

Il ritorno in massa dei turisti stranieri in Toscana nel 2010 è stato propiziato anche dalla netta crescita dei flussi dai Paesi Brics: è quanto afferma il rapporto congiunturale dell’Irpet presentato oggi a Firenze. Se il mercato turistico interno è stato debole in termini di presenze (-1,9% la Toscana, -3,1% l’Italia) a causa dei contraccolpi della crisi, le presenze straniere in regione sono cresciute del 7,9% a fronte di un incremento medio nazionale del 2,4%: performances brillanti sono state fatte registrate dal turismo anglosassone (Usa +20%, Regno Unito +5,6%) che pesa per circa un quinto dei flussi verso la Toscana, ma crescono con tassi a due cifre Russia (+38%), Brasile (+55%) e Cina (+39%). Secondo l’Irpet, l’analisi degli andamenti delle strutture ricettive mostra “un panorama di accresciuta diseguaglianza, con un segmento di offerta alberghiera di lusso particolarmente capace di intercettare la ripresa dei flussi di turisti più abbienti, in particolare esteri, e segmenti di offerta di livello inferiore che soffrono particolarmente la diminuzione del turismo interno ed in particolare delle famiglie con un livello di reddito medio-basso”. Il mix di flussi riequilibrato verso gli arrivi esteri tende a far incrementare le presenze nelle città d’arte, che rimangono il prodotto turistico toscano più venduto dai tour operator internazionali: sono quindi cresciute le presenze a Firenze (+10,5%), Pisa (+5,8%), Lucca (+5,2%) e Siena (+3,1%). La riduzione delle presenze da regioni italiane popolose come Lombardia (-0,3%) ed Emilia-Romagna (-1,0%), oltre al calo delle presenze degli stessi turisti toscani (-2,7%), ha ripercussioni soprattutto nei territori della costa come Arcipelago Toscano (-0,6%), Versilia (-0,9%), Livorno (-2%), Grosseto (-3,7%) e Massa Carrara (-5,2%).