In Grecia dodici porti e ventinove scali verso la privatizzazione

L’Ufficio per la Valorizzazione delle Proprietà dello Stato greco (Taiped), la nuova agenzia pubblica incaricata di mettere in pratica il piano di privatizzazioni del governo greco, ha avviato ufficialmente le procedure per la valorizzazione di una serie di immobili e di infrastrutture di proprietà del demanio. Le previsioni del ministero delle Finanze riguardo l’interesse degli investitori stranieri sono ottimiste e riguardano in un primo tempo tre grandi ‘pacchetti’. Il primo comprende ventinove aeroporti del Paese, per i quali la Commissione Interministeriale ha concesso definitivamente al Taiped, oltre i diritti della loro amministrazione e del loro sfruttamento, anche il diritto allo sfruttamento delle loro infrastrutture. Secondo i giornali greci, oltre all’aeroporto ‘Macedonia’ di Salonicco, l’interesse degli investitori riguarda aeroporti strategici per il turismo come quelli sulle isole maggiori di Creta, Corfù, Kos, Rodi, Zakynthos, Santorini, Lesbo e Chios. Il secondo pacchetto riguarda la valorizzazione di dodici porti della Grecia, fra cui quelli di Pireo e di Salonicco, per i quali il governo greco in un primo tempo si era impegnato con i rappresentanti della troika a vendere rispettivamente il 23,1% ed il 23,3%, con ulteriore vendita di azioni o di concessione dei diritti per lo sfruttamento, entro il primo trimestre del 2012. Il terzo pacchetto riguarda la valorizzazione dei terreni di proprietà dello Stato. Oltre a quelli su cui sorge il vecchio aeroporto internazionale di ‘Ellinikon’, non più operativo, sulla costa meridionale di Atene, il ministero delle Finanze ha informato gli investitori dell’intenzione di promuovere gli investimenti nel settore del turismo tramite la valorizzazione di circa 70.000 terreni edificabili, i primi dei quali saranno disponibili, secondo i giornali, entro il secondo trimestre del 2012. Inoltre il piano delle privatizzazioni, stilato dal governo greco con l’obiettivo di riuscire ad incassare 50 miliardi di euro entro il 2015, prevede la vendita di alcune imprese a partecipazione statale, come la Depa-Desfa (Società per il Gas naturale ed Autorithy del Sistema Nazionale per la distribuzione del gas) ed il 35% della Elpa (la compagnia petrolifera ellenica), oltre alla vendita del 29% dell’Opap (il totocalcio greco), dell’Odie (l’agenzia per le corse di cavalli), del Casinò di Parnitha, dell’Eas (il Gruppo per la Produzione di Sistemi Difensivi) e dell’azienda metallurgica Larco.