Il ministro del Turismo egiziano: Settore in ripresa, dalla prossima settimana parte la campagna pubblicitaria
“Il turismo in Egitto è sulla strada della ripresa”. Lo ha detto il ministro del Turismo egiziano Mounir Fakhri Abdel Nour ieri sera a Roma, dopo una giornata fitta di incontri tra i quali anche quello con il suo omologo italiano Michela Vittoria Brambilla. “A febbraio e marzo abbiamo perso rispettivamente l’80% ed il 60% delle prenotazioni rispetto a quelle dei mesi corrispondenti dell’anno scorso – ha illustrato il Ministro – A marzo già il dato si è attenuato con una flessione del 35%. Speriamo che queste cifre possano migliorare nei mesi estivi grazie ai turisti italiani, per noi molto importanti, ma anche grazie ai visitatori del mondo arabo. L’obiettivo è rimetterci in carreggiata entro settembre”. A seguito della richiesta degli operatori di avviare una campagna pubblicitaria alla vigilia dell’estate, il governo egiziano ha risposto positivamente: “Partiremo dalla prossima settimana sui canali televisivi italiani che si sommeranno a quelli internazionali come la Cnn, solo per fare un esempio – ha continuato il Ministro – C’è anche il nostro sito, descrittivo ed interattivo, ed i social network Facebook e Twitter. Non dimentichiamo che la rete ha mobilitato milioni di persone a fare la rivoluzione. Speriamo di mobilitarne quindi decine di milioni a tornare in Egitto”. Il titolare delle politiche turistiche egiziane ha ribadito “la sicurezza e l’ordine che caratterizzano l’Egitto, per cui non è opportuno nessun paragone con altri Paesi che realmente hanno invece questo problema” e ha ricordato la stretta partnership con i tour operator nazionali e “l’interesse reciproco” a risolvere il problema del calo dei flussi. A riprova di questo, dall’inizio di marzo il governo egiziano ha adottato uno schema di finanziamenti per garantire i charter verso tutte le destinazioni del Paese, fatta eccezione per Il Cairo. Sono stati pari ad un milione gli italiani che l’anno scorso si sono recati nella terra dei Faraoni. Allargando la panoramica all’ambito internazionale, “il primo mercato sono i russi, che nel 2010 hanno fatto registrare 2.800.000 unità. Abbiamo penato non poco per far revocare il ‘warning’, tolto il primo aprile. Il 3 aprile sono partiti i primi voli charter e la cifra a fine mese è stata pari a 112.000 visitatori – ha sottolineato il Ministro – Da maggio in poi prevedo che ci saranno 200.000 russi al mese, confermandosi così un mercato alla base della nostra ripresa assieme a quello inglese, tedesco, ucraino e polacco”.