Giannetti (Assotravel): Gravi problemi per le adv dal decreto sui contanti

“Occorre intervenire al più presto sulle banche per ottenere condizioni favorevoli alle aziende per l’utilizzo delle carte di credito che, stante il recente decreto-articolo 12-201 del 6 dicembre che fissa a 999 euro il limite massimo di contante incassabile per transazione, renderà estremamente diffuse”. Lo ha detto Andrea Giannetti, presidente di Assotravel. “Il Governo certo non è a conoscenza del fatto che nel nostro settore, già in crisi, il margine di intermediazione può essere estremamente basso. La vendita di un biglietto aereo, ad esempio, assicura alla singola agenzia di viaggi un margine dell’1%, mentre la commissione che questa deve riconoscere all’esercente della carta di credito è sempre superiore, anche di molto, a tale valore. Si rischia quindi una situazione insostenibile con una anche giusta e massiccia in quanto obbligata  migrazione da parte dei consumatori verso i sistemi a sicura tracciabilità come la carta di credito, ma anche l’annullamento dei già modesti margini di un settore in crisi che invece gioca un ruolo importante per l’economia del Paese. Voglio ricordare, infatti – ha continuato Giannetti – quanto siano numerose le agenzie di viaggi che svolgono sia il ruolo di portare italiani in Italia ed all’estero, sia quello di essere il punto di riferimento per i mercati esteri di turismo rivolto verso l’Italia. Se aspettiamo che il mercato si autoregoli rischiamo di far tardi e/o che esso trovi un punto di equilibrio di cartello. Occorre allora intervenire per accelerare questo adeguamento dei costi per l’utilizzo delle carte di credito da parte delle imprese – ha sottolineato il numero uno di Assotravel – Vorrei ricordare che il trasporto aereo di linea in Italia è su circa 6 miliardi di euro di fatturato, per renderci conto delle cifre di cui stiamo parlando. Siamo certi che la segnalazione sarà di ulteriore impulso ad un intervento che è strettamente necessario. Il traffico aereo passeggeri è in parte realizzato attraverso Bsp e, in questo caso, sono le compagnie aeree che si assorbono i relativi costi della carta di credito. Il problema degli elevati costi resta sia per la parte del traffico aereo che, per varie ragioni, non viene trattato nel sistema Bsp, che per le agenzie di viaggi non-Iata. Resta poi in tutta la sua portata – ha concluso Giannetti – in un settore come quello dei viaggi e vacanze che vede bassissimi margini”.