Flessione del 18% di passeggeri per i porti della Sardegna settentrionale

Non accenna ad un’inversione di tendenza il sistema dei trasporti da e per l’isola nei porti della Sardegna settentrionale. Nei primi cinque mesi dell’anno, infatti, l’intero sistema ha perso circa 176.000 passeggeri, il 18% in meno rispetto al 2010. I dati forniti dall’autorità portuale del Nord Sardegna certificano un bilancio in rosso anche per il mese di maggio, che si aggiunge così ad un esordio d’anno poco rincuorante. E’ l”Isola Bianca’ di Olbia lo scalo più sofferente. Da gennaio a maggio, il calo di traffico ammonta al 22%, equivalente a 132.445 passeggeri in meno rispetto allo stesso periodo del 2010. La perdita riguarda anche i movimenti delle navi, ridotti di circa 690 corse. Effetto, in particolare, della sospensione di linee strategiche e della cancellazione, all’ultimo momento, di numerose corse da e per il continente. Solo nell’ultimo mese, la perdita ha riguardato 62.880 passeggeri, quasi il 30% in meno rispetto al 2010. In leggero recupero, invece, lo scalo di Golfo Aranci che, dopo il trimestre nero febbraio-aprile, cresce dello 0,68% rispetto al 2010. Dato che, comunque, non serve a ribaltare il trend negativo (-15,33%). Nonostante la ripresa del 5,88% a maggio, il numero di corse delle navi al porto di Golfo Aranci fa registrare un calo del 12,82%. Come per il caso di Olbia, anche lo scalo di Porto Torres, seppure con percentuali più contenute, chiude in negativo (-10%) sui passeggeri, l’equivalente di 18.766 unità, in calo rispetto allo stesso periodo del 2010. Circa 30, invece, le corse dei traghetti in meno rispetto allo scorso anno, alle quali occorre aggiungere le venti cancellazioni in extremis delle quattro settimane tra maggio e giugno per effetto delle quali, secondo l’Autorità portuale, molti passeggeri sono rimasti a terra senza il giusto preavviso. “Continuiamo purtroppo a contare perdite – afferma il presidente dell’ente Paolo Piro – Si è entrati in un vortice difficilmente ripercorribile a ritroso. Meno ponti festivi, ma, soprattutto, crisi economica generale, unita alla risposta anacronistica dell’aumento dei prezzi dei biglietti, continuano ad annegare un sistema che, per anni, si è rivelato robusto ed in crescita costante. Ho purtroppo il timore – afferma Piro – che questa sarà una stagione buia per il turismo e, quindi, per l’intera economia isolana. Le cancellazioni delle corse all’ultimo momento per mancanza di passeggeri e l’immagine dei porti semivuoti smentiscono ogni forma di ottimismo. Non ci resta – conclude Piro – che aspettare i dati del mese di giugno per capire il reale andamento della stagione ed i risultati che la compagnia di bandiera potrà portare nel tentativo di ribaltare la tendenza negativa”.