Istituzioni e soggetti pubblici e privati devono lavorare insieme per offrire un prodotto turistico che rappresenti tutta la regione. È questo l’obiettivo del nuovo presidente della Consulta regionale delle imprese turistiche di Confindustria Marche, il tour operator Alessandro Crucianelli. “Basta con i campanilismi – ha detto l’ex presidente della Consulta di Macerata – e soprattutto basta con quella miriade di iniziative promozionali diffuse sul territorio ma slegate tra loro. Servono quattro o cinque progetti chiari che coinvolgano tutta la regione, da Pesaro ad Ascoli Piceno, ed includano mare, montagna, beni culturali, eventi ed enogastronomia”. L’offerta turistica deve insomma allinearsi alle nuove tendenze in atto nella società, che vedono nella vacanza non solo un modo per trascorrere il tempo libero, ma un diritto irrinunciabile, legato alla personalità ed all’ambiente di chi lo sceglie e vuole acquisire anche emozioni e benefici simbolici. Per Crucianelli un moderno tour operator deve concentrarsi sulla domanda e su questa modulare le proprie proposte, anche interattivamente sul web. L’invito rivolto ad operatori ed albergatori è quello di consorziarsi per abbattere i costi e promuovere insieme il loro territorio, anche con depliant che, come quelli dell’Emilia Romagna, riportino tutte le offerte con i relativi prezzi. Le istituzioni, dal canto loro, devono offrire ai privati un quadro dei flussi turistici aggiornato in tempo reale e non in ritardo di mesi. L’offerta quantitativa di alloggi nelle Marche è sufficiente, ha sostenuto Crucianelli, ma occorre migliorare la qualità delle strutture ricettive: “Chiediamo alla Regione Marche interventi di sostegno al credito, soprattutto riguardo agli interessi bancari”. Servono poi azioni concrete per contrastare l’abusivismo di tour operator improvvisati che ogni anno, in Italia, evadono il fisco per circa 300 milioni di euro. Ma la regione ha bisogno anche di migliori collegamenti tra scuole, università e mondo del lavoro per qualificare l’accoglienza e garantire maggior occupazione, ed una migliore preparazione di quelle figure professionali addette alla reception, fondamentali sia per conservare i vecchi clienti che per acquisirne di nuovi. Un ruolo fondamentale, è stato detto, deve essere svolto dall’aeroporto, che ha preso la direzione giusta aumentando voli e flussi turistici. Buone notizie giungono anche dagli arrivi di turisti provenienti da Scandinavia, Olanda e Francia, con incrementi che vanno dal 4% al 6%. “In certe aree della regione però i prezzi sono troppo alti – ammonisce Crucianelli – ed è bene ricordare che non si guadagna solo sui pernottamenti, ma anche sull’indotto”. Infine un accenno ad Ancona: “Una città che ha grandi potenzialità, ma per svilupparle deve cambiare la sua immagine da luogo di transito a luogo di vacanze”. Quanto alla tassa di soggiorno, “non può essere applicata solo agli hotel, escludendo ristoranti e bar. Non è giusto, tanto che molti comuni hanno deciso di non applicarla”.