Federalberghi, in viaggio per il Ponte 7 milioni di italiani

Bocca“Anche se il numero degli italiani e degli stranieri che andranno in vacanza per il ponte del primo novembre potrebbe far segnare un’impercettibile risalita,
prevediamo un calo della quota di coloro che soggiorneranno in albergo, agriturismo e bed and breakfast, contribuendo ad accrescere lo stato di difficoltà nel quale si dibattono centinaia di aziende”. E’ questo il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di un’indagine svolta dal centro studi della Federazione con il supporto tecnico dell’istituto Acs Marketing Solutions. “Abbiamo apprezzato il primo, sia pur timido segnale, che la Legge di Stabilità ha dato, intervenendo sulla deducibilità dell’Imu per gli immobili strumentali – afferma Bocca – Confidiamo che analoghi segnali positivi possano pervenire in merito alla nuova tassa sui rifiuti e sui servizi, tenendo conto del fatto che gli alberghi hanno una bassa produzione di rifiuti ed in merito alle deduzioni Irap, che chiediamo vengano estese anche ai lavoratori stagionali del settore turismo. Al contempo le parole pronunciate due giorni or sono dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, sulla riduzione del limite per le spese in contanti, ci preoccupano in quanto una simile misura rischierebbe di danneggiare sia la clientela italiana sia soprattutto quella estera abituata a pagare cash qualsiasi acquisto di beni e servizi con limiti ben più ampi nel resto dei Paesi del vecchio continente”. Per quanto riguarda l’indagine, saranno circa 7 milioni gli italiani (tra maggiorenni e minorenni) in viaggio nei prossimi giorni, che trascorreranno almeno una notte fuori casa (rispetto ai 6,9 milioni del 2012). Questo numero equivale ad un +1,7% della popolazione rispetto allo stesso periodo del 2012. Il 90% di italiani (rispetto all’87,5% del 2012) rimarrà nel Belpaese, mentre l’8% (come nel 2012) andrà all’estero. Saranno le località montane quelle più frequentate durante questo ponte. Il 39% (come nel 2012) di coloro che si muoveranno le preferirà altri lidi. Il 24% (come nel 2012) andrà in località di mare. Il 19% (rispetto al 20% del 2012) si recherà in località d’arte, un 2,4% (rispetto al 2,9% del 2012) coglierà questa occasione per ritemprarsi in località termali e del benessere ed un 3,5% (rispetto al 3,8% del 2012) andrà in località lacuali. l’8,6%, infine, indica un altro tipo di località e saranno essenzialmente coloro che si recheranno nei loro centri di origine per onorare la festività di Ognissanti. Per quei pochi che sceglieranno mete estere per questa breve pausa vacanziera, le grandi capitali europee faranno la parte del leone con addirittura il 61,6% della domanda complessiva.