Il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini ha mandato gli ispettori nella sede dell’Enit per acquisire tutti i documenti sulla nomina del direttore generale Andrea Babbi. Lo riferisce il ‘Corriere della Sera’ odierno, aggiungendo che “l’intero Cda dell’Agenzia del turismo è indagato per il provvedimento: al presidente Pier Luigi Celli (ed dg Rai e Luiss) è stato contestato l’abuso d’ufficio, ai componenti del Consiglio d’amministrazione l’omissione in atti d’ufficio. La decisione del titolare del Mibact di far verificare tutte le carte – prosegue il quotidiano – è la conseguenza dell’iscrizione sul registro degli indagati di Roberto Rocca, il dirigente del ministero che nel passaggio di competenze dalla Presidenza del consiglio ai Beni Culturali (ottobre 2013, ministro Bray) è stato messo in un ruolo che non avrebbe potuto ricoprire perché la nomina era eccedente rispetto alla quota prevista di direttori generali, in linea con quanto aveva previsto la ‘spending review’. Insomma, la nomina (illegittima) di Babbi è stata decisa da un direttore generale del ministero a sua volta nominato illegittimamente. Franceschini e la Procura vogliono perciò vederci chiaro”. Non è finita qui: con la ‘determinazione’ 272 del 25 settembre scorso, Babbi ha affidato alla “società Unicity la fornitura di servizi per la continuità redazionale del portale “Italia.it” per il periodo dal 26 settembre 2014 al 30 novembre 2014″. Nell’articolo 2 della determinazione, si specifica che “la relativa spesa, per un importo di 46.970.000 euro, è imputata al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014”. Già il 17 settembre era uscita sui giornali la notizia che per la nomina di Babbi la procura indagava per abuso d’ufficio.
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