Il 61% dei giovani italiani sceglie viaggi culturali ed il 59% viaggi educational (vacanza lavoro, au pair, stage in azienda, corsi di lingua, programmi di volontariato). Lo rivela il Cts che ha effettuato un’indagine su un campione di 306 ragazzi compresi in un’età dai 16 ai 35 anni. Secondo lo studio, realizzato nell’ambito del progetto Educa.Re (Educa Responsabile), il 37% dei giovani si orienta verso viaggi natura (aree protette, escursionismo, turismo rurale). La tipologia di vacanza maggiormente segnalata (45%) è quella di una settimana, organizzata nell’82% dei casi in maniera autonoma attraverso informazioni acquisite online. I giovani intervistati dichiarano che il primo criterio tramite il quale scelgono le strutture ricettive è quello di un giusto rapporto prezzo/qualità. L’elemento prezzo è una discriminante importante per la scelta della struttura in cui soggiornare. Generalmente più della metà del campione in città pernotta in B&B e/o affittacamere, seguito dagli alberghi (48%). Il consumo turistico per i giovani è divenuto un bene essenziale per potersi esprimere, incontrare e confrontarsi con i propri coetanei, e stabilire rapporti interpersonali. Il 68% viaggia perché spinto dalla necessità di visitare posti nuovi, mentre l’81% del campione avrebbe piacere di effettuare un viaggio con un gruppo di persone con il quale condivide gli stessi interessi. È stato inoltre chiesto ai ragazzi quali sono le prossime mete che intendono visitare: i Paesi esteri sono quelli maggiormente ambiti con l’89% delle preferenze. L’Europa è il continente più ambito: il 53% degli intervistati, infatti, farebbe un viaggio nel continente europeo, segue l’America con il 22% e l’Asia.
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