Patanè entra a gamba tesa nei fatti di Astoi Confindustria Viaggi a pochi giorni dalle elezioni del nuovo vertice dell’Associazione? Il Presidente uscente Roberto Corbella non sta certo a guardare subendo l’attacco ed usa toni fermi ma garbati, da par suo, rispondendo al Presidente di Federviaggio che, con una lettera aperta inviata ieri, si schiera a favore di Nardo Filippetti ed apostrofa infelicemente l’altro candidato Mario Martini. “Le dichiarazioni del Presidente di Federviaggio ed il relativo stile si commentano da soli – esordisce Corbella – Posso ben capire che gradirebbe avere nella sua associazione soci del livello di Eden Viaggi, ma non credo che questo sia il modo di fare proselitismo, anzi, ritengo questo approccio un ottimo modo per scoraggiare l’ingresso e la permanenza di chiunque. Quanto alle elezioni, solo ed esclusivamente i soci di Astoi Confindustria Viaggi decideranno quale sarà il futuro Presidente e la loro scelta avverrà in totale libertà, nel rispetto delle regole e delle persone e, dunque, non contro, ma a favore di qualcuno. Conosciamo bene Nardo Filippetti, che ho voluto personalmente come Vice Presidente e che ha sicuramente tutte le carte in regola per ricoprire la carica di Presidente, e conosciamo altrettanto bene Mario Martini, persona che, con tanti anni di lavoro, si è guadagnato il rispetto e la stima del mercato e come tale, pertanto, è un altrettanto valido candidato. Come Presidente uscente – commenta il numero uno di Astoi Confindustria Viaggi – sono orgoglioso di avere come candidati alla successione due persone di livello e con una lunga esperienza nel settore, entrambi, come ovvio, con le rispettive caratteristiche e specificità. Il fatto che ci siano due candidature ed un dibattito tra i soci è la prova concreta della vitalità dell’associazione e della partecipazione attiva dei suoi membri. Una regola non scritta, ma di buon senso e di buona educazione, detta che sarebbe opportuno, prima di esprimere giudizi sui fatti altrui, che ognuno guardasse in casa propria e riflettesse sui propri problemi e sulla propria storia, traendone, se possibile, insegnamento. Chiunque vinca il 13 giugno – conclude Corbella – saprà di certo apportare un significativo contributo ad una realtà, come la nostra, che si è sempre distinta più per i risultati che per i toni urlati”.