Consumatori contro Alitalia per numero del call center a pagamento

Associazioni dei consumatori contro Alitalia: oggetto della contestazione è l’attivazione del proprio Customer Center con un numero telefonico (892 in sostituzione dello 06.2222) a tariffa maggiorata. ”Ai 6 euro di sovrapprezzo per un biglietto acquistato telefonicamente, si aggiungeranno ulteriori costi: in pratica, chiamando da rete mobile, a seconda dell’operatore telefonico si spendera’ dai 12 ai 15,5 centesimi di euro per lo scatto alla risposta, e da un minimo di 48 centesimi (operatore Tim) ad un massimo di 180 centesimi (operatore H3G-Tre) per ogni minuto di conversazione”. In una nota congiunta Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori si chiedono chi vigilera’ per impedire le inutili ma redditizie attese al telefono. Le associazioni osservano poi che ”la fusione tra Alitalia e AirOne ha di fatto creato una sostanziale condizione di monopolio per le tratte nazionali che oggi non puo’ tradursi in un guadagno illegittimo a scapito dei consumatori che decidono di rivolgersi al Customer Center Alitalia” e su questo le associazioni chiedono all’Antitrust l’avvio di una istruttoria per verificare un eventuale abuso di posizione dominante. Nel ricordare che ”ogni decisione con impatto diretto sulle tasche dei cittadini avrebbe dovuto coinvolgere le associazioni dei consumatori firmatarie del recente accordo in tema di conciliazione, per trovare insieme le soluzioni piu’ adeguate”, Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori giudicano ”inaccettabile avviare prima il servizio e poi richiedere ai singoli operatori telefonici di calmierare le tariffe a 49 centesimi di euro/min, come da comunicazioni ufficiali Alitalia, un livello comunque elevato per chi dovrebbe offrire un servizio volto a far volare i propri clienti, e non a farli parlare a telefono”.