“I voucher – sono le parole di Luca Patané, presidente di Confturismo, sulla questione reintroduzione voucher prevista nel Decreto Dignità – potrebbero essere un validissimo strumento per rendere il mercato del turismo più agile, pronto al cambiamento e alla crescita che tutte le aziende del comparto si meritano da tempo. Si tratta di uno strumento semplice, con costo orario e utilizzo tracciato che aiuta a regolamentare in maniera trasparente il lavoro occasionale”.
“Per rendere questo strumento efficace – continua Patané – è necessario estendere il suo raggio d’azione a tutti i segmenti di questo settore e non solo a quello alberghiero. I voucher dovrebbero essere introdotti anche nella ristorazione e nei pubblici esercizi, senza paralizzanti limitazioni che impongono – ad esempio – che le aziende che possono usufruirne debbano avere un massimo di 8 dipendenti e che un lavoratore pagato attraverso i voucher possa lavorare per un massimo di 10 giorni”.
“Oggi il PIL Italiano – conclude Patané – non è in grande crescita e la rigidità dei contratti di lavoro di certo non aiuta, mi riferisco anche alla nuova regolamentazione dei contratti a tempo determinato. Per creare gettito e ricchezza per il Paese è auspicabile che la lotta contro i profitti in nero sia rigorosa e per farlo occorre una maggiore elasticità dei contratti di lavoro. Le aziende del nostro settore devono essere messe in grado di investire sul futuro dei nostri giovani e di tutti i lavoratori”.