Confitarma, contro caro traghetti esame tariffe

Il problema del caro-traghetti “non può trovare alcuna soluzione se non attraverso un esame dei motivi sottostanti all’attuale composizione delle tariffe offerte dagli armatori sulle relazioni di traffico da e per la Sardegna, senza condizionamenti e con la dovuta attenzione alla sostanza dei fatti”. Lo rileva Confitarma, la confederazione degli armatori, dopo le recenti dichiarazioni del presidente della Regione Sardegna e dell’assessore ai Trasporti “riportate da alcuni organi di stampa con toni particolarmente aggressivi nei confronti degli armatori privati”. “Anche nel corso del recente incontro promosso dagli armatori il 3 marzo a Roma con una qualificata delegazione delle associazioni dei consumatori – scrive Confitarma – è emerso che le tariffe da e per la Sardegna, comunque inferiori rispetto a quelle applicate dagli altri vettori europei su tratte anche più brevi, registrano aumenti giustificati dai maggiori costi, bunker in primis ma non solo, che le compagnie di navigazione a loro volta hanno subito e subiscono in questo periodo con perdite di svariati milioni di euro. Il passeggero della nave – prosegue la nota – è per l’armatore un cliente da favorire in tutti i modi possibili con evidenti ritorni positivi per la stessa compagnia di navigazione che ha tutto l’interesse a riempire le sue navi”. Confitarma auspica quindi “un confronto trasparente e costruttivo tra i vertici della Regione Autonoma Sardegna e le compagnie di navigazione operanti nei traffici con l’Isola grazie al quale sia possibile ricercare insieme migliori strategie e nuove soluzioni per venire incontro alle esigenze dei passeggeri, residenti e turisti, che utilizzano i servizi marittimi dell’armamento privato”. In merito alla soluzione prospettata dai vertici della Regione, “Confitarma si riserva di far conoscere le proprie valutazioni non appena sarà possibile conoscere i dettagli dell’operazione”.