“L’estate non è ancora finita ma, dai dati in nostro possesso, è possibile attribuire alle carenze nei trasporti, in particolare quelli marittimi, buona parte delle cause della gravissima crisi che quest’anno ha colpito il turismo e l’indotto in tutta la Sardegna. Alla luce soprattutto della vicenda Tirrenia, che non lascia presagire un futuro roseo per gli operatori ed i cittadini isolani, la Confesercenti Sardegna ritiene che sia indispensabile uno scatto d’orgoglio della classe imprenditoriale e propone una sottoscrizione per l’acquisto del 51% del pacchetto azionario della compagnia navale Saremar e la conseguente ricapitalizzazione”. Lo annuncia il presidente regionale di Confesercenti Marco Sulis dopo aver consultato “una larga rappresentanza dei nostri associati, tutti concordi nel ritenere necessaria un’azione concreta per salvare la nostra economia da un disastro senza ritorno”. Sulis sottolinea che “non si tratta di una provocazione o di una boutade balneare, ma di una proposta seria che è la logica conseguenza di quanto è accaduto negli ultimi tempi, ed in particolar modo nel corso della prima parte del 2011. Desideriamo coinvolgere il maggior numero di soggetti interessati ad una svolta nei trasporti marittimi: i singoli imprenditori, naturalmente, ma anche e soprattutto le Camere di commercio, le banche e tutte le istituzioni che abbiano a cuore il futuro della Sardegna. Soltanto in questo modo sarà possibile costituire una vera flotta sarda, attenta sia al trasporto dei passeggeri che a quello delle merci, tutto l’anno ed a prezzi equi. Apprezziamo l’iniziativa della Regione, che ha noleggiato due navi per fronteggiare l’emergenza, ma ora bisogna guardare avanti e compiere passi importanti”. Il presidente Sulis annuncia infine che “la Confesercenti chiederà al presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci di adoperarsi perché i fondi per la continuità territoriale siano destinati alla nuova Saremar anziché alla Tirrenia: attraverso questo percorso sarà possibile garantire investimenti e ricadute positive per la Sardegna e per i sardi, e non per gli armatori che hanno rilevato la Tirrenia istituendo, di fatto, un oligopolio nei trasporti marittimi. Sappiamo che la Sfirs ha valutato in 7 milioni di euro il valore economico del capitale Saremar: la ricapitalizzazione, dunque, non richiede cifre inaccessibili. Confidiamo nella sensibilità delle istituzioni e nel coraggio degli imprenditori sardi per compiere un passo fondamentale per tutto il comparto produttivo regionale”. “La Sardegna – sottolinea Carlo Amaduzzi, presidente regionale di AssHotel-Confesercenti – è alla vigilia della maggiore regressione degli ultimi anni. La crisi mondiale, che per noi va a sommarsi al caro traghetti imposto quest’anno, ha portato le perdite nel settore del turismo a -25%. Questo nonostante i ribassi dei prezzi praticati da quasi tutte le imprese turistiche isolane. Secondo i dati ufficiali forniti il 4 agosto scorso dall’Autorità portuale del Nord Sardegna, al 31 luglio 2011 erano 533.000 i passeggeri in meno rispetto al 2010. E’ giunto il momento di creare una compagnia di navigazione interamente sarda e davvero in mano ai sardi. Senza indugiare un attimo in più”.