“Non ci sono impegni, lettere o patti parasociali che ci impongano di vendere ad Air France-KLM e ad oggi non prevedo nulla del genere”. Ad affermarlo, in un’ intervista ad ‘Affari e Finanza’ di Repubblica, è il presidente di Alitalia Roberto Colaninno che detta le sue condizioni per un urgente rilancio delle infrastrutture: “La concorrenza – dice – non si fa con gli aerei, ma con gli aeroporti. Non ho investito – chiarisce Colaninno – per fare una speculazione finanziaria, ma per realizzare un progetto e le basi per andare avanti ci sono”. Alitalia, aggiunge, “non ha bisogno di risorse” del nuovo fondo della Cdp creato per difendere l’italianità delle imprese strategiche. “L’ Italia – sottolinea Colaninno – è uno dei quattro maggiori Paesi europei e non può non avere una sua infrastruttura di trasporto aereo; il punto è che ora dobbiamo crescere, sviluppare le potenzialità dell’Italia e della compagnia aerea, il che però richiede tre cose: un rafforzamento degli aeroporti, la creazione delle infrastrutture di collegamento con gli aeroporti ed un rafforzamento della capacità di Alitalia di esprimere a pieno le potenzialità del suo business”. Insomma, “Alitalia può dare grandi risultati, ma ha bisogno di risorse ed infrastrutture che rendano concorrenziale la parte che sta a terra. Se ci sarà un contesto di questo genere la mia intenzione e quella degli altri principali azionisti è di portare avanti il nostro progetto, perché si tratta di un ottimo investimento. Altrimenti saremo tutti ben contenti se la prenderà qualcun altro. E, aggiungo, non mi sentirò responsabile per questo”.
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Bonomi: Malpensa sta crescendo più degli altri aeroporti europei