Coen: Una newco per Valtur. Intanto diffida IGV, spera nel cavaliere bianco e chiama Invitalia. Regolare l’attività del tour operator

Il futuro di Valtur fra diffide, cavalieri bianchi e newco: lo ha disegnato Stefano Coen, uno dei tre commissari nominati dopo l’ammissione dell’azienda dei Patti alla legge Marzano, in un’intervista all’Ansa.
Trovare un partner industriale, lanciare una Newco con un aumento di capitale da 30-50 milioni di euro, dismettere 100 milioni di asset non strategici e abbattere i 300 milioni di debiti: è quanto prevede il piano di salvataggio su cui stanno lavorando con decisione i tre avvocati, che ieri hanno anche fatto sapere di aver avanzato diffida per concorrenza sleale ai danni del competitor I Grandi Viaggi, che avrebbe sottratto clienti alla Valtur, approfittando del momento difficile in cui versa da tempo. ”Appena entrati in azienda – ha spiegato Coen – ci siamo resi conto di queste pratiche scorrette: si tratta di atti di concorrenza sleale commessi mediante il sistematico storno di dipendenti al fine dell’indebito accaparramento di clientela. Ci riserviamo comunque di agire nelle sedi competenti laddove la turbativa non dovesse cessare”. Intanto i tre commissari sono concentrati nella messa a punto del piano di risanamento che il Ministero dello Sviluppo attende entro aprile. Interpellato sulla tabella di marcia, Coen ha spiegato di voler chiudere in fretta e trovare un cavaliere bianco già entro Natale. ”Stiamo guardando sia all’estero che in Italia” e ”stiamo operando per riattivare i rapporti con il fondo del turismo Invitalia” che fa capo al Governo. L’idea su cui si sta lavorando, ha sottolineato, è quella di costituire una Newco, una sorta di ”Nuova Valtur”, e aprire il capitale a un partner che disponga di mezzi freschi. Per far risorgere il gruppo dalle ceneri, quindi, si pensa ad un aumento di capitale da 30-50 milioni, a cui si andrebbe ad aggiungere della nuova finanza fornita dalle banche. La vecchia Valtur, invece, procederà all’abbattimento del debito che allo stato attuale ammonta a 303 milioni di euro, di cui 62 verso il sistema bancario, 85 verso i fornitori e 92 nei confronti dell’Erario e dell’Inps. Per fare questo, ha aggiunto Coen, si procederà con ”la dismissione di alcuni asset, in parte individuati dalla precedente gestione, che potrebbero restituire circa 100 milioni ai creditori”. Il commissario confida inoltre che, in questa delicata fase, le banche facciano la loro parte sostenendo il momento delicato della Valtur. ”Abbiamo ricevuto proprio in questi giorni un primo prestito cash-flow incrementabile dalla Banca Popolare di Lodi da 2 milioni di euro e confidiamo” che anche il resto del ceto bancario ”sostenga il piano”. Coen ha ribadito, infine, che ”le attività della Valtur proseguono regolarmente e anche nelle aree calde come quella del Magreb, dove l’anno scorso abbiamo risentito maggiormente delle tensioni geopolitiche, la gestione sta proseguendo senza problemi e i gruppi partono come da programma”. Ad oggi, ha concluso, l’attività della società prosegue regolarmente e nessun servizio è stato cancellato.