Cinque regioni insieme per sviluppare iniziative di promozione turistica e culturale. La cosiddetta Italia di mezzo, cioè Umbria, Marche, Toscana, Abruzzo ed Emilia-Romagna, si è ritrovata per definire una comune collaborazione tra Regioni che hanno un’identità economico-sociale simile con punti di forza comuni, quali il tessuto produttivo fondato sulla piccola e media impresa, lo straordinario patrimonio culturale diffuso sul territorio, l’ambiente naturale di fascino, un’agricoltura di qualità, il turismo e la cultura intese come attività produttive di primissimo rilievo e chiave di volta del futuro sviluppo. Un’area, quindi, non solo geografica ma anche storico-culturale, dai molteplici legami che deve sempre più attrezzarsi per superare la crisi economica e competere con successo. All’incontro, che si è svolto ad Ancona, hanno partecipato, come riferisce un comunicato della Regione Umbria, gli assessori regionali al Turismo, e cioè Serenella Moroder delle Marche, Cristina Scaletti della Toscana, Maurizio Melucci dell’Emilia-Romagna, Mauro Di Dalmazio dell’Abruzzo e Fabrizio Bracco dell’Umbria. Nel quadro del progetto dell’Italia di mezzo, insieme a molte altre iniziative che si potranno sviluppare in vari settori, gli assessori hanno deciso di promuovere una collaborazione a partire dal turismo, in un momento in cui la competizione globale e lo sviluppo dei flussi turistici, anche da Paesi ed aree cosiddetti ‘emergenti’, spingono per l’offerta di prodotti diversificati ed integrati sia dal punto di vista geo-morfologico (costa-entroterra), sia da quello tipologico (culturale, enogastronomico, religioso). In tale ambito si collocano anche le iniziative già positivamente avviate negli anni scorsi per la realizzazione di itinerari tematici proposti nell’ambito dei progetti interregionali e di eccellenza ai quali le cinque regioni hanno collaborato. Dalla riunione è scaturito un documento in cui sono state avanzate una serie di proposte, a cominciare dalle attività di promozione internazionale integrata, da realizzare in collaborazione con l’Enit, al progetto ‘Le Vie del Gusto’, di cui la Regione Marche è capofila e che prevede la realizzazione di percorsi enogastronomici, la promozione delle eccellenze agroalimentari, la salvaguardia della tradizione gastronomica del territorio. Proposta anche la realizzazione di una filiera turistico-culturale-ambientale alla luce dei dati sempre più lusinghieri degli ultimi anni che premiano il segmento del turismo culturale, in grado di generare un’offerta più competitiva attraverso la realizzazione di itinerari tematici tra le regioni. L’assessore regionale umbro Fabrizio Bracco ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa che “si inquadra in quel comune obiettivo di creare sempre più strette collaborazioni nell’area dell’Italia di mezzo nello sforzo di battere strade nuove per favorire lo sviluppo di quest’area, stretta troppo spesso tra i due grandi blocchi, settentrionale e meridionale, del Paese. Le cinque Regioni possono costituire, insieme, un ‘unicum’ in grado di intercettare e rappresentare quelle nuove istanze di un turismo che privilegia la natura, il paesaggio, la cultura e che vuole percepire tutta la storia di un territorio e le tradizioni di una popolazione locale ospitale ed accogliente. Turismo e cultura, che sono veri e propri assi portanti di quest’area – ha concluso Bracco – possono essere il denominatore comune di una collaborazione che dovrà trovare prosecuzione anche in altri settori dell’economia”.