“Le criticità sono in una procedura che abbiamo contestato fin dall’inizio e di cui il contratto è una parte. Saremmo stati disponibili al dialogo, ma dinanzi a scelte che mettono a repentaglio i diritti dei sardi faremo valere le nostre ragioni dinanzi alla Corte Costituzionale, all’Unione europea ed anche in sede civile”. Così il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Ugo Cappellacci, ha commentato l’acquisizione della Tirrenia da parte della Cin. “Andiamo avanti con determinazione e non ci fermeremo né di fronte a contratti né dinnanzi ad una convenzione nella quale non ci riconosciamo assolutamente. Il nostro standard – hanno continuato Cappellacci e l’assessore dei Trasporti Christian Solinas – è quello della flotta sarda: quello di collegamenti che assicurino il pieno diritto alla mobilità per i sardi ed una continuità territoriale vera per il nostro sistema economico. Le navi Scintu e Dimonios sono nate come processo di legittima difesa. Di fronte a nuovi attacchi ai nostri diritti la reazione sarà altrettanto forte e determinata. Chi oggi pensa di aver messo in cassaforte un risultato a discapito del popolo sardo – concludono presidente ed assessore – domani dovrà leccarsi le ferite”.