”Sono circa 150 i lucani che dal 2010 al 15 luglio scorso sono andati in vacanza con lo sconto avendo fatto richiesta dei buoni vacanza emessi dal ministero del Turismo. Buoni con cui il Governo, che ha finanziato l’operazione l’anno scorso con dieci milioni di euro, contribuisce al costo della vacanza dal 20 al 45% a seconda della fascia Isee e del numero dei componenti della famiglia. Poco più di 45 mila euro (lo 0,4% del totale nazionale) il valore dei buoni erogato alle famiglie lucane una spesa pro capite di 316 euro. Quanto alle strutture convenzionate in Basilicata sono in totale 51 per la grande maggioranza del Metapontino”. E’ quanto si legge in un rapporto della Uil che ha rielaborato dati di fonte ministeriale sullo stato di attuazione dei buoni vacanza che vede Lombardia e Campania le regioni col maggior numero di richiedenti, rispettivamente 3466 e 2490, seguite da Puglia (2105), Lazio (1563) e Sicilia (1229). L’Emilia Romagna e’ la regione nella quale si è concentrata la percentuale più elevata di spesa dei buoni vacanze (18%), seguita dalla Campania (13%) e dalla Puglia (11%). Hotel (49%), villaggi (10%) e campeggi (6%) le tipologie di strutture ricettive più gettonate dai richiedenti dei buoni vacanze. Il profilo dell’utente medio parla di famiglie con uno o più figli (69%) e con reddito complessivamente inferiore ai 20-25 mila euro. Intanto, ha commentato il segretario generale regionale della Uil Basilicata, Carmine Vaccaro, ”registriamo in tutto il Sud ancora una scarsa conoscenza di questo strumento nato con la legge finanziaria del 2008, sulla forte richiesta di Patronati sindacali tra cui l’Ital e di associazioni di consumatori come l’Adoc, che consentono alle famiglie a reddito basso (esistono diversificazioni in base alla propria situazione patrimoniale dichiarata con modulo Isee) di poter viaggiare in Italia in periodi di media e bassa stagione presso esercizi convenzionati potendo usufruire di sconti pari al 40% (sconti che in realtà si tramutano in finanziamenti statali di una certa percentuale del pacchetto vacanza)”. ”E’ necessario dunque – aggiunge il segretario UIL – sviluppare una campagna di informazione e rafforzare il sistema dei buoni vacanza Italia finanziandoli maggiormente per consentire sempre piu’ alle famiglie meno abbienti di godere almeno di un periodo di ferie nel corso dell’anno”.