Una doccia fredda. E’ quella toccata al marchio Italia, scivolato al al 12° posto secondo lo studio di Brand Finance, basato sulla promozione dei paesaggi, la qualità della vita, i prodotti e i servizi, la percezione del Paese e la capacità di attrarre talenti internazionali. Colpevole di questa retrocessione, quindi, è la scarsa valorizzazione dei nostri patrimoni turistici e, in particolare, l’assenza di una campagna-Paese. Non a caso, al decimo posto si trova l’Australia, che ha investito abbondantemente sul turismo e le sue ricchezze. “Negli ultimi anni l’Italia non ha mai avuto una vera campagna Paese – ha spiegato David Haigh, ceo di Brand Finance – Il 2014 potrebbe essere l’anno in cui concentrare forze e investimenti per rilanciare il suo marchio”. Il brand Italia vale 1,043 miliardi di dollari (circa 760 milioni di euro), un -6% rispetto all’anno scorso; i primi in classifica, gli Stati Uniti, sono stati valutati 18 miliardi di dollari (13 miliardi di euro) seguiti da Cina, con 6,10 miliardi di dollari di valore (4,4 miliardi di euro), Germania, con 4 miliardi (2,9 miliardi di euro) e Gran Bretagna, che grazie anche alle Olimpiadi vanta oggi un valore di marchio Paese da 2,3 miliardi di dollari (1,6 miliardi di euro).
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