Cinquanta milioni di euro l’anno. Tanto vale la stagione turistica di Lampedusa. Il piano Maroni “per fermare gli sbarchi e portare via gli immigrati clandestini” permetterà al governo di “entrare in azione con interventi mirati, anche sotto il profilo promozionale e mediatico, a sostegno della popolazione e degli operatori turistici per una necessaria compensazione” all’eventuale danno all’economia determinato dall’arrivo di “immigrati clandestini, non profughi”. Lo ha detto il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. Manifestando la sua “vicinanza ad imprenditori e popolazione locale”, Brambilla ha detto che il governo “è in contatto con gli operatori e le autorità locali per ascoltare le loro richieste. Compiremo ogni sforzo per salvare la stagione turistica estiva. L’emergenza profughi di questi giorni non comprometterà l’immagine di quest’isola meravigliosa né quella del nostro Mezzogiorno”. Oggi è in programma un incontro con il governo tunisino per riattivare l’accordo di cooperazione sull’immigrazione. “L’obiettivo è far cessare i flussi provenienti da quel Paese – ha aggiunto Brambilla – A tale scopo, l’Italia è pronta ad offrire uomini e mezzi”. Il ministro ha ammesso che il turismo pasquale a Lampedusa potrebbe subire un “contraccolpo”, vista anche la vicinanza della data, ma grazie al clima favorevole dell’isola ed all’arrivo di turisti anche dopo agosto, per stabilire l’andamento della stagione “si dovrà aspettare ottobre”.