Postano, bloggano, commentano, aggiungono consigli o semplicemente cliccano ‘I like’, mi piace. In altre parole partecipano attivamente alle community del turismo regionale, organizzate e gestite quotidianamente dal reparto web di Apt Servizi, vale a dire i social network più famosi: Facebook, Twitter, Flickr, Youtube, Foursquare e Wikipedia. È un ‘esercito’ di circa 20.000 iscritti (raddoppiati in meno di un anno) quello che consulta ogni giorno i social network dedicati al turismo dell’Emilia-Romagna, ai quali si aggiungono gli oltre cinque milioni di visitatori dei siti turistici istituzionali, gestiti sempre da Apt e tradotti in varie lingue. Un’attività che ha permesso al turismo regionale on line di entrare nella top ten italiana del settore, come emerge da una ricerca sulle fanpage condotta da Blogmeter, azienda leader nella ricerca ed intervento sul social media monitoring. “È un risultato – commenta l’assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna Maurizio Melucci – che ci riempie di soddisfazione e premia quello che stiamo facendo per presentare, attraverso Internet, l’offerta turistica regionale. Un’azione in sintonia con la crescente tendenza del consumatore finale, in Italia ed all’estero, verso l’utilizzo dei social network per la scelta del viaggio”. I canali Social oggetto dell’indagine accompagnano il Network del Turismo dell’Emilia-Romagna che comprende 23 siti turistici (dal portale Emilia-Romagna Turismo a quelli dedicati ad eventi e a singoli prodotti), con sette siti dedicati ai mercati esteri (in tedesco, francese, cinese, portoghese, inglese, russo, polacco). “È impressionante – spiega l’amministratore delegato di Apt Servizi Andrea Babbi – il successo in termini di contatti generati da questi siti: sono infatti oltre cinque milioni i visitatori registrati nel 2010, con un tasso di crescita del 13% nei primi dieci mesi del 2011. La presenza del turismo dell’Emilia-Romagna in Internet non mancherà di avere nuovi sviluppi nel 2012 al servizio di turisti ed imprese, come ha dimostrato il recente lancio dell’App mobile delle Città d’Arte”.
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