Banda larga e telelavoro importanti per il settore turistico

Il turismo entra a gamba tesa anche nel convegno ‘Banda larga e società’, tenutosi questo pomeriggio presso il CNR di Roma. Dopo aver toccato varie tematiche inerenti l’argomento, si è parlato del digital video che impedisce a molte località turistiche, consorzi turistici e distretti artigianali di attrarre nuovi clienti utilizzando il web. “Oggi un turista dà per scontato che nelle località in cui si trova possa avere accesso a servizi come il wifi – ha detto Andrea Penza, vicepresidente di AICT – Associazione per la Tecnologia dell’Informazione e delle Comunicazioni  – Che senso ha avere un bel sito in tre o quattro lingue se poi, una volta arrivato a destinazione, sono tagliato fuori dal mondo? Il turista, oggi più che mai, è particolarmente sensibile a questi elementi”. Il convegno si è soffermato anche sul telelavoro, modalità di impiego che in Italia stenta ad affermarsi per una certa resistenza culturale assente in altri Paesi, in primis del Nord Europa. Durante i lavori si è invece sottolineato a più riprese come il telelavoro rappresenti una straordinaria opportunità. “Per il settore turistico, in particolare – ha aggiunto Penza – il telelavoro legato al turismo permetterebbe di generare occupazione anche in aree che vivono solo stagionalmente dai proventi di questo comparto”.