Non solo numeri, che pure continuano a crescere. Ora le parola chiave da Geo TN sono ascolto e partecipazione: il messaggio arriva forte e chiaro dall’incontro in cui l’ad Luca Caraffini e il direttore generale Dante Colitta, nella Premium Plaza lounge del Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino, hanno fatto il punto con i media sui risultati del 2019 e le prospettive, anche oltre il 2020,
Guarda molto avanti il progetto di valutazione reciproca, scientificamente organizzato su un campione rappresentativo di oltre 200 agenzie e un totale di 255 vetrine nel segmento Gold. «Vogliamo sapere con chi stiamo lavorando – ha spiegato Caraffini – quale valore hanno le nostre attività per le agenzie, per intervenire dove serve. Ma anche noi profiliamo le agenzie con il nostro staff e tramite il GeoClub, a partire dalle buone pratiche che mettono in atto e dal loro coinvolgimento nelle nostre iniziative. Perché ora è questo che serve, impegno e condivisione. Le agenzie molto presenti ora valgono più di altre che magari fanno più fatturato ma non partecipano».
GeoBlack Card: contano le persone
Tutto è misurato con punteggi per ogni attività: presenza nei roadshow, in fam trip e in convention, partecipazione ai webinar alle campagne, tutto insomma. E tutto registrato nella GeoBlack Card, con tanto di app, appena varata per le agenzie che sono Geo da almeno sette anni, «per riconoscere e premiare l’impegno dei singoli – ha sottolineato Caraffini – non dell’agenzia». Ma nel 2020 prende il via anche la certificazione di qualità per i punti vendita.
Dunque ora più che mai contano le persone, nel pieno trionfo dei social vincono ascolto e relazione: «Senza dubbio – dice Colitta – siamo nati così, io sono sempre tra le agenzie, sempre in viaggio e raggiungibile. Siamo l’unico network nazionale con due anime, a Nord e al Sud, e non siamo mai cambiati».
Face to face, e arriva il ‘salotto Gold’
Su ascolto e relazione è riformulato anche il roadshow di Geo, che ora in ogni tappa mette di fronte intorno a un tavolo cinque fornitori alla volta con una quindicina di agenzie, a rotazione e con piena libertà di parola. Finito il tempo in cui le agenzie ascoltano e basta. A questo servirà anche il ‘salotto Gold’, l’incontro sul territorio con 10 agenzie dello tesso cluster in ambienti informali, qualcosa di simile a un advisory board: «Quattro o cinque date l’anno – ha spiegato Colitta – per confrontare i nostri progetti con le loro esigenze. Speriamo anche che la richiesta parta da loro, io ci sono. Abbiamo bisogno di gente propositiva, è ora di uscire dalla passività».
L’agenzia protagonista del catalogo-magazine
A dare un’idea del percorso c’è il nuovo catalogo, gratuito per le Gold, che fa dell’agenzia il vero protagonista: pubblicazione di spessore, letteralmente, con copertina di 300 grammi e interni di 120. Di più: «ll catalogo sarà uno spot per l’agenzia – ha spiegato Colitta – ne presenta i plus rispetto a internet, a partire dal fondo di garanzia, e annuncia con informazioni e immagini totalmente personalizzati il valore aggiunto offerto dal singolo negozio e dalla sua appartenenza a Geo, un vero company profile». Il catalogo inoltre diventa un magazine, con informazioni sul prodotto e anche sull’Italia, focus su impegni e operazioni di prodotto.
Win4all potenziato
I numeri intanto raccontano l’ottimo stato di salute della rete: quasi 1.700 agenzie a perimetro delle quali 1.299 affiliate Geo, dopo i 191 ingressi da novembre 2018 a ottobre scorso, con un turnover ampiamente positivo. Più 13% le vendite leisure, avanti a due cifre già dal 2017, con il 90% dei fornitori contrattualizzati in crescita significativa: picchi trasversali del 16% sulle crociere, più 19% il prodotto di linea e più 14% i villaggi ITC. Cinque mete brillano per la crescita: in testa l’Egitto che ha tolto quote all’Italia, poi Emirati, Maldive, Nord America e Tunisia. E sul leisure la quota degli azionisti Costa e Alpitour vale il 53% del totale. Nel frattempo Geo supporta 500 website di agenzia e alimenta 700 pagine social. E per il 2020 un Win4All rinforzato promette di fare anche di meglio.
Il network e il contratto dell’azionista
Inevitabile a margine un cenno al contratto Alpitour, che scalda gli animi in questi giorni. Sul quale peraltro il network già agisce da camera di compensazione, anche in un caso così complesso. «Le agenzie sono imprese libere e indipendenti – ha notato Colitta – perfettamente in grado di fare le loro scelte. Di fare controproposte e metterci la faccia, una volta valutato attentamente tutto il contenuto del contratto. Ciò detto noi facciamo già la differenza con tutto il nostro sistema di incentivazione, con un Win4all molto remunerativo e con tutto quel che mettiamo in campo per la rete. E non ci tiriamo indietro dal dibattito, e anzi proprio ora lo stiamo alimentando nei nostri roadshow. Siamo sempre tra le agenzie, anche domani abbiamo un incontro a Roma, siamo pronti a farci portatori con il nostro azionista di ogni proposta sensata».
Marina Firrao