La città fortezza di Palmanova, già patrimonio mondiale UNESCO dal luglio 2017, entra anche nei Borghi più belli d’Italia, il club creato della Consulta del turismo dell’associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) e finalizzato alla protezione, valorizzazione, sviluppo economico e sociale dei più belli tra gli antichi borghi del Paese. Il 17 novembre è prevista a Palmanova la consegna della bandiera del club da parte del presidente nazionale, Fiorello Primi.
Con Palmanova diventano così dodici i siti del Friuli Venezia Giulia che possono sventolare la bandiera del circuito: Clauiano, Cordovado, Fagagna, Gradisca d’Isonzo, Poffabro, Polcenigo, Sappada, Sesto al Reghena, Toppo, Valvasone Arzene, Venzone e, per l’appunto, la città stellata.
Come la stessa “Carta di qualità” recita, essere tra i Borghi più belli d’Italia significa offrire un patrimonio che si faccia apprezzare per la qualità urbanistica e architettonica, oltre a dimostrare, attraverso fatti concreti, una volontà di valorizzazione, sviluppo, promozione e animazione del proprio patrimonio.
In questo senso Palmanova rientra a pieno titolo nella descrizione, grazie alla propria forma di stella a nove punte, uno dei più importanti esempi di architettura militare in età moderna. Passeggiare nel sui bastioni permette di osservare la geometria perfetta delle strutture difensive realizzate, scoprire le gallerie che permettevano alle milizie di spostarsi o di difendere la fortezza, conoscere i segreti di un luogo unico.
Tutta la cinta bastionata di Palmanova è percorsa, nel suo sottosuolo, da un sistema di gallerie, alcune delle quali percorribili e visitabili. Da poche settimane, inoltre, è stata riaperta e reinserita nelle visite guidate anche la Loggia di baluardo Donato con la sortita che permette il passaggio dall’interno della città stellata al fossato esterno. Questa veniva utilizzata per i movimenti delle truppe e per le milizie a cavallo. All’uscita del camminamento sotterraneo, sulla sinistra, si trova il terrapieno parallelo alla cortina chiamato falsabraga, realizzata per occultare gli spostamenti delle truppe all’interno delle fortificazioni.