Dove sono i rimborsi Alitalia? È quello che si sta chiedendo Fiavet-Confcommercio. Il ministero dello Sviluppo Economico aveva sbloccato lo scorso anno 100 milioni di euro per i rimborsi Alitalia che, ricordiamo, si trova in amministrazione straordinaria.
I 100 milioni stanziati dal Governo Draghi occorrono per sanare la situazione debitoria sia con i passeggieri, sia con gli operatori turistici e le agenzie di viaggio in possesso dei voucher. Il MISE ha quindi firmato il decreto che trasferisce ad Alitalia il fondo da 100 milioni che, di fatto, non appartengono ad Alitalia, ma ai possessori dei biglietti aerei.
Fiavet-Confcommercio, già al momento dello stanziamento aveva fatto osservare quanto la misura fosse insufficiente, (basti pensare a tutto il turismo scolastico e agli eventi business slittati nel 2020 e 2021) tuttavia aveva sostenuto i suoi associati nel presentare tempestivamente e in modo corretto la domanda.
Il Governo ha infatti aperto una piattaforma per le richieste di accesso a questo fondo entro il 31 dicembre.
Siamo arrivati quasi a giugno e non ci sono state repliche di alcun tipo alle domande digitali.
“Il problema e che stiamo passando dalla burocrazia classica alla burocrazia digitale, in cui chi cerca di accedere a dei fondi dall’altra parte trova un muro di gomma che non risponde in alcun modo, e anche se si afferma che la presentazione corretta della domanda è garanzia certa di rimborso, se il rimborso non c’è le aziende non sanno come reagire” dichiara Ivana Jelinic, presidente Fiavet-Confcommercio.
“Nessun operatore ha ricevuto comunicazioni ufficiali dal Governo né da Alitalia, che comunque sappiamo essere al di fuori di questa operazione che la riguarda”. “Riteniamo che, soprattutto in un momento di difficoltà come questo, con il rincaro dei trasporti che ostacola la ripresa corretta del turismo, bisognerebbe prestare una maggiore attenzione a questi passaggi critici che possono mettere ancora più in difficoltà un comparto già allo stremo” conclude la presidente di Fiavet-Confcommercio.
In questa situazione non resta a Fiavet-Confcommercio che ribadire, la sua richiesta di delucidazioni, anche per rappresentarla ai consumatori che sono, come le imprese, in attesa di risposte.